Paese: 
Sierra Leone
Stato attuale: 
In corso
Ruolo: 
Titolare
Partner locale: 
Ministero dell’Agricoltura e Sicurezza Alimentare (MAFS) – Governo della Sierra Leone ENGIM Internaz
Ente finanziatore: 
Banca Mondiale con il fondo FSRP
Contributo concesso: 
380 000€
Periodo attività: 
da 2022 a 2027
Durata: 
6 mesi (2 fase FSRP 2022–2027)
Descrizione: 

L’intervento ILM (Integrated Landscape Management) realizzato nell’ambito del Food Systems Resilience Program (FSRP) nasce da un accordo formale tra il Governo della Sierra Leone, attraverso il Ministero dell’Agricoltura e della Sicurezza Alimentare (MAFS), ed ENGIM Internazionale, organizzazione della società civile specializzata in sviluppo umano sostenibile.

L’accordo, denominato Memorandum of Agreement (MoA), è firmato il 5 agosto 2025 dalle due parti:

  • Per il Governo della Sierra Leone: Dr. Kepeh Lakoh, Project Manager FSRP-SL
  • Per ENGIM Internazionale: Gerald D. Aruna, Country Director ENGIM Sierra Leone

Il MoA affida a ENGIM l’implementazione delle attività previste nei Site-Specific Integrated Landscape Management Plans (ILMPs) in tre distretti prioritari: Kambia, Port Loko e Tonkolili. L’incarico copre un periodo iniziale di 6 mesi all’interno della durata complessiva del programma FSRP (5 anni, Q4 2022 – Q3 2027), con la possibilità di ampliamento basata sulla performance.

Contesto dell’intervento

Come descritto nella sezione 1.1 del documento, la Sierra Leone è uno dei paesi più poveri al mondo, segnato da:

  • forte vulnerabilità climatica;
  • sistemi agricoli fragili;
  • degrado del suolo e delle risorse idriche nei principali bacini;
  • bassa produttività agricola;
  • insicurezza alimentare crescente (oltre il 70% dei rurali dipendono dal settore agricolo).

Il FSRP – programma regionale dell’Africa Occidentale – ha l’obiettivo di rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari contrastando i rischi climatici e migliorando la gestione delle risorse naturali. La componente ILM del programma, quella assegnata a ENGIM, rappresenta un pilastro strategico di questo approccio.

Ambito di intervento ILM

L’azione ILM si concentra sulle aree più vulnerabili e strategiche per il Paese, in particolare tre bacini idrografici identificati come critici:

  • Great Scarcies e Little Scarcies (Kambia District)
  • Rokel River Watershed (Port Loko e Tonkolili)

Progetto

Gli interventi includono:

  • gestione sostenibile del paesaggio;
  • agricoltura climate-smart;
  • infrastrutture rurali essenziali;
  • conservazione del suolo e dell’acqua;
  • agroforestazione;
  • rafforzamento delle strutture e governance comunitarie.

Le attività operano direttamente nelle comunità individuate come target nei tre distretti e rispondono alle priorità nazionali del MAFS in termini di sicurezza alimentare, sviluppo rurale e adattamento climatico.

Perché l’incarico è stato affidato a ENGIM Internazionale

1️⃣    Competenza tecnica e esperienza già maturata nel Paese

ENGIM opera in Sierra Leone con continuità e ha sviluppato competenze consolidate nei campi di:

  • sviluppo rurale sostenibile;
  • agroecologia e agroforestazione;
  • capacity building comunitario;
  • progettazione e implementazione di interventi territoriali complessi.

ENGIM era già impegnato in progetti che supportano le politiche agricole nazionali e ha collaborato con il MAFS su iniziative connesse alla resilienza ambientale.

2️    Mandato riconosciuto nel quadro del FSRP

Il MoA specifica che ENGIM è stato scelto come “specialized Civil Society Organization”, incaricata di promuovere sviluppo agricolo sostenibile e implementare attività tecniche del FSRP a livello territoriale.

3️    Capacità di lavorare direttamente nelle comunità target

ENGIM ha una presenza locale forte (sede a Lunsar), personale tecnico sul campo e relazioni consolidate con:

  • capi villaggio;
  • comitati comunitari;
  • gruppi agricoli;
  • diocesi e istituzioni locali.

Questo rende ENGIM un partner affidabile per interventi partecipativi di gestione del territorio.

4️     Ruolo operativo chiave definito dal partenariato

ENGIM è responsabile di:

  • coordinare l’attuazione delle attività ILM nei distretti;
  • fornire formazione tecnica;
  • implementare infrastrutture leggere;
  • gestire vivai, agroforestry e irrigazione;
  • sviluppare capacità comunitaria e governance locale;
  • monitorare e riportare i risultati.
    ENGIM quindi non solo implementa, ma è parte attiva della strategia nazionale ILM.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Secondo le sezioni 1.2 e 1.2.1 del documento

  • Ridurre la vulnerabilità dei sistemi agricoli ai cambiamenti climatici mediante pratiche climate-smart.
  • Migliorare la gestione sostenibile dei paesaggi nei bacini idrografici prioritari (Great Scarcies, Little Scarcies, Rokel).
  • Aumentare la produttività agricola attraverso innovazioni tecniche, irrigazione e migliori pratiche agronomiche.
  • Proteggere le risorse naturali: suolo, acqua, biodiversità.
  • Rafforzare la resilienza delle comunità rurali in termini economici, ambientali e sociali.
  • Sostenere il coordinamento tra governo, distretti e ONG nella gestione integrata del territorio.

 AZIONI PRINCIPALI

Annex I: Description of Technical Assistance, pp. 11–14)

1. Introduzione di tecnologie “climate-smart”

  • Formazione degli agricoltori su tecniche di agricoltura sostenibile.
  • Introduzione di varietà migliorate di colture resistenti alla siccità.
  • Promozione di tecnologie per la prevenzione dei rischi climatici.
  • Diffusione di sistemi di gestione agricola integrata.

2. Sviluppo di sistemi agroforestali

  • Piantumazione di alberi autoctoni e specie a crescita rapida (eucalipto, gemilina, monkey cola).
  • Intercoltivazione con colture alimentari (manioca, riso, arachidi).
  • Creazione di vivai comunitari e formazione sul trapianto e manutenzione.

3. Infrastrutture rurali essenziali (da Annex I, sezione 2.2.2)

  • Costruzione/riabilitazione di sistemi di irrigazione su piccola scala.
  • Costruzione di bacini di sedimentazione e canali.
  • Produzione di attrezzature per agricoltura e trasformazione.
  • Ingegneria e infrastrutture per prevenire erosione e degrado del terreno.

4. Conservazione e gestione del suolo e dell’acqua

  • Pratiche di conservazione dei suoli: mulching, rotazione, agro-ecologia.
  • Protezione e ripristino di terre degradate.
  • Sensibilizzazione comunitaria sull’uso sostenibile dell’acqua.

5. Rafforzamento delle strutture comunitarie

  • Costituzione o riattivazione di comitati locali di gestione del territorio.
  • Formazione su governance comunitaria e leadership partecipativa.
  • Collaborazione con gruppi giovanili, donne e organizzazioni agricole.

6. Supporto ai sistemi economici locali

  • Introduzione e formazione alle VSLA (Village Savings and Loan Associations).
  • Promozione dell’imprenditoria agricola locale.
  • Rafforzamento dell’accesso ai servizi finanziari rurali.

RISULTATI ATTESI

Impatto ambientale

  • Miglioramento della salute dei bacini idrografici e delle risorse idriche.
  • Riduzione dell’erosione e aumento della fertilità del suolo.
  • Maggiore copertura arborea e biodiversità grazie ai sistemi agroforestali.

Impatto agricolo

  • Crescita della produttività agricola nelle aree target.
  • Introduzione su larga scala di pratiche climate-smart.
  • Riduzione dei rischi climatici e delle perdite economiche per i piccoli agricoltori.

Impatto socioeconomico

  • Maggiori opportunità economiche e accesso al credito tramite le VSLA.
  • Rafforzamento delle competenze tecniche degli agricoltori e delle comunità.
  • Consolidamento dei meccanismi comunitari di gestione del territorio.

Impatto istituzionale

  • Miglior collaborazione tra distretti, governo e ONG.
  • Adozione di modelli di gestione integrata sostenibili e replicabili.
  • Presenza di strutture comunitarie più forte e partecipativa.