ALBANIA: LA “STAFFETTA” DEI SUB-GRANT
Di Andrea Lo Iacono. Nel 2019, l’ENGIM è stata beneficiaria di un “sub-grant” – una sovvenzione - all’interno del progetto “CAUSE - Confiscated Assets Used for Social Experimentation”. Tale progetto, finanziato dall'Unione Europea e implementato da “PartnersAlbania” con la partnership dell'Agenzia delle Proprietà Confiscate e Sequestrate alla Criminalità (AAPSK), ha dato dunque l’opportunità all’ENGIM di avviare le attività della pasticceria sociale “Kebuono”.
A distanza di tre anni, l’ENGIM è capofila del progetto “RISE-Alb”, finanziato da AICS – l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo -, insieme a “PartnersAlbania” e AAPSK. In questo percorso abbiamo incontrato LIBERA ed altri attori che rappresentano un importante tassello in questo processo, e ci piace pensare che ci siamo dati il testimone, valorizzando le competenze acquisite negli anni, che abbiamo relizzato una staffetta tra attori italiani ed albanesi per raggiungere un obiettivo comune.
Il progetto “RISE-Alb” è un intervento complesso, che vede come stella polare il rafforzamento dell'imprenditorialità sociale. Tra le componenti del progetto c’è la definizione e l’avvio di un programma di “sub-granting”. Obiettivo dell’azione è quello di sostenere, almeno, cinque imprese sociali su tutto il territorio albanese, di cui almeno due da realizzarsi su proprietà confiscate alla criminalità. Durante questa fase si è aggiunto il sostegno di OSCE – l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa -, con il progetto “Support and enhance civil society initiatives to foster legality and the social and entrepreneurial re-use of confiscated assets", che ha garantito un ulteriore supporto all’azione.
Pochi giorni fa abbiamo firmato i primi quattro contratti con altrettante associazioni locali albanesi. Il processo è iniziato con una lunga fase finalizzata ad individuare i beni confiscati da mettere a disposizione delle associazioni albanesi. A gennaio abbiamo iniziato l'elaborazione del bando, poi dieci moduli di “mentoring” e formazione per i partecipanti al bando con il prezioso apporto di ALTIS - Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano -, del consorzio sociale Fare Comunità, e di “PartnersAlbania”. In seguito alla valutazione delle proposte, realizzata con la collaborazione di CESVI, AAPSK ed il Ministero della Salute albanese (autorità governativa preposta all’impresa sociale), e dopo una fase di negoziazione per migliorare le proposte pervenute, siamo giunti alla firma dei contratti.
Il valore dei progetti, comprensivo del cofinanziamento delle organizzazioni vincitrici, è pari a 196.955 euro. A settembre apriremo il secondo bando e metteremo a disposizione ancora 90.000 euro. I quattro progetti intervengono nelle regioni di Elbasan e Tirana, sia in zone urbane che rurali e coprono campi d’azione molto diversi tra loro.
Il primo progetto è stato assegnato alla “Joscelyn Foundation”, e si realizzerà ad Elbasan in una proprietà confiscata alla criminalità. Il progetto ha come “target” le donne in condizione di fragilità sociale e mira ad offrire a 20 di loro, opportunità formative e lavorative nell’ambito dell’artigianato locale. Joscelyn Foundation è già subentrata ad ENGIM nel contratto di usufrutto con AAPSK.
Il secondo progetto è stato assegnato alla fondazione "Iniziativa Donne al Lavoro", e si realizzerà nel villaggio di Qerret, nella Municipalità di Elbasan. Il “target” sono le donne delle zone rurali, ed il progetto mira ad incrementare il loro reddito attraverso la coltivazione e la commercializzazione di erbe officinali.
Il terzo progetto è stato assegnato al “Qendra Kombëtare për Shërbime Komunitare” (NCCS) associazione già riconosciuta come impresa sociale dal Ministero della Salute albanese. Questo progetto si realizzerà, invece, a Tirana ed ha come obiettivo le donne disoccupate. I risultati attesi sono di favorire l’intermediazione al lavoro per 120 donne, ed avviarne 30 al lavoro. Formare 88 donne (per l’artigianato, il “babysitting”, la cura degli anziani, le pulizie, ecc), coinvolgere 20 donne in attività di formazione-lavoro e 20 giovani in attività di conoscenza diretta delle imprese del territorio.
Il quarto progetto è stato assegnato a “Tirana Green Living”. Il target, in quest’ultimo caso, sono le famiglie povere di Tirana. I risultati a cui mira sono quelli di favorire l’acquisto di generi alimentari per 840 famiglie povere, formare dieci persone nella ristorazione e assumerne tre, di cui due appartenenti a categorie fragili.
Il nostro ringraziamento va ai donatori che hanno reso possibile questa attività, ai partner che hanno dato il loro prezioso contributo, a tutti i collaboratori di ENGIM e alle associazioni albanesi che hanno partecipato alle attività ed hanno presentato le proprie proposte progettuali.