IL PROGETTO RISE-ALB AL GIRO DI BOA
Siamo giunti quasi al termine della seconda annualità del progetto RISE-Alb ed è tempo di guardarci indietro e di fare un bilancio parziale. A questo fine stiamo lavorando con la valutazione di medio termine, un’occasione per fare valutare i risultati raggiunti, modulare al meglio il nostro intervento ed ascoltare partner e beneficiari.
Sicuramente possiamo dire che il progetto ha raggiunto una fase più matura: si sono avviate nuove attività, altre sono state concluse. Mancano ancora da risolvere alcune grandi sfide, in primo luogo la sostenibilità e l’influenza a livello politico istituzionale.
L’articolo di oggi vuole focalizzarsi sulla chiusura del secondo bando per l’assegnazione di sub-grant alle organizzazioni della società civile che intendono costituirsi come impresa sociale. Per quanto riguarda il primo bando, in questi giorni siamo al termine del primo semestre e stiamo valutando i report che ci sono giunti dalle organizzazioni vincitrici; in merito a questo vi segnaliamo l’articolo dal titolo “La staffetta dei sub-grant” già pubblicato su questo sito.
Piccolo risultato raggiunto: uno dei più importanti media albanesi si è accorto del progetto che abbiamo assegnato alla “Joscelin Foundation” ed ha realizzato una cronaca in merito; speriamo che sia di buon auspicio.
Dopo aver lavorato sul miglioramento del bando, del formulario di applicazione e del regolamento di implementazione, abbiamo pubblicato l’avviso. Ancora una volta abbiamo proposto alle OSC albanesi dieci moduli formativi sull’impresa sociale grazie all’apporto di ALTIS - Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano, del Consorzio Sociale Fare Comunità e di PartnersAlbania.
Tra il primo e il secondo bando hanno partecipato alla formazione 24 OSC albanesi, e sono stati presentate 19 proposte progettuali. Ai quattro progetti già finanziati con il primo round se ne sono aggiunti altri tre del secondo. Obiettivo iniziale del progetto era quello di sostenere cinque OSC nella creazione o rafforzamento di imprese sociali, e per questo possiamo dirci soddisfatti.
Il valore dei sette progetti, comprensivo del cofinanziamento da parte delle organizzazioni vincitrici (pari a circa il 5 per cento del grant) è pari a 293.585 euro. I primi quattro progetti intervengono nelle Regioni di Elbasan e Tirana, mentre gli altri tre nelle Regioni di Fier, Shkodër e Lezhë.
I tre nuovi progetti vanno a sostenere le organizzazioni Voice of Roma, QSNNN e il Qendra Rinore Motrat Venerini. Il primo si realizza nella città di Fier, rafforza le attività economiche (impresa di pulizia) connesse a quelle sociali dell’associazione Voice of Roma, che si occupa principalmente di “empowerment” della comunità Rom. Il progetto prevede un percorso che porti alla completa sostenibilità delle attività fino all’ottenimento dello status di impresa sociale.
Il secondo progetto si realizza nella città di Fushë Arrez, una zona interna e mineraria nel Nord dell’Albania, tra le più povere. Si tratta di una associazione di giovani attiva da anni sul tema della protezione ambientale, dell’”empowerment” femminile e della formazione professionale. Assieme a queste componenti, l’associazione ha avviato una sezione per la raccolta e trasformazione di frutti di bosco ed erbe aromatiche. Obiettivo del presente progetto è portare a compimento questa componente fino all’ottenimento dello status di impresa sociale, garantendo lavoro a donne disoccupate.
Il terzo progetto si sviluppa in un villaggio della regione di Lezhë, dove da anni opera il Centro Giovanile Motrat Venerini. Il centro si è da sempre occupato di offrire opportunità di crescita per i giovani della zona e molte sono le attività che ha introdotto, inizialmente una scuola professionale, poi una casa famiglia per giovani ragazze (Casa Rosalba) ed un sistema di servizi per la protezione delle donne vittime di violenza. Il centro ospita anche le attività produttive di una nota fabbrica di confezioni che opera in Albania, con gli obiettivi di garantire opportunità di lavoro nel cuore di una zona rurale e condizioni di lavoro dignitose. Il progetto finanziato è in campo agricolo, mira a offrire opportunità di lavoro a donne svantaggiate e una maggiore solidità economica a vantaggio di tutte le attività sociali del centroo.
Il nostro ringraziamento va ai donatori che hanno reso possibile questa attività, ai partner che hanno dato il loro prezioso contributo, a tutti i collaboratori di ENGIM che hanno partecipato e alle associazioni albanesi che hanno preso parte alle attività ed hanno presentato le proprie proposte progettuali.