L’ENGIM AL PRIMO FORUM CITTADINO SUL RIUSO DEI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE
Tra le 40 associazioni riunite nel primo Forum Cittadino sul riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, ieri in Campidoglio, era presente anche l’ENGIM a partecipare con idee e proposte su come sfruttare al meglio i beni confiscati alla criminalità organizzata. Nell’Aula Giulio Cesare, insieme al sindaco Gualtieri ed ai consiglieri capitolini, erano presenti il presidente del Forum, Tobia Zevi; il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti; il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi; il direttore dell'Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Bruno Corda; il consigliere per la legalità dell’Amministrazione Capitolina, Francesco Greco e il già Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Federico, Cafiero De Raho.
“Questo Forum Cittadino è uno strumento fondamentale che consente di allargare alla società civile e alle reti sociali il metodo di restituzione alla cittadinanza dei beni sequestrati alle mafie” ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, sottolineando poi che “Insieme, vogliamo imprimere una forte accelerazione al percorso di restituzione, con una progettazione condivisa e legata al contesto in cui sono ubicati i beni. Rilanceremo questo lavoro e resteremo uniti e con gli occhi aperti per rafforzare l’azione comune contro le mafie, che crescono nei momenti di fragilità”.
Sono 88 gli immobili acquisiti da Roma Capitale, a cui vanno aggiunti 12 nuovi beni per i quali l'Agenzia ha recentemente emanato sei decreti di trasferimento. Inoltre, la scorsa settimana – con una delibera di Giunta su proposta dell’Assessore Zevi – Roma Capitale ha manifestato interesse per ulteriori due beni confiscati, siti in via degli Equi, nel quartiere di San Lorenzo, da destinare al II Municipio per un utilizzo pubblico.
L’ENGIM ha chiesto l'adesione al Forum perché è da tempo impegnato sul tema dei beni confiscati alla criminalità organizzata ed è tra i promotori di importanti, ed innovative, iniziative in Albania (dove gestisce la pasticceria sociale “ke Buono”). L’ENGIM ritiene, inoltre, che la rigenerazione ed il riutilizzo di questi beni produca benefici per l'intera comunità e rappresenti reali occasioni di sviluppo sociale ed economico.