L’intervento ILM (Integrated Landscape Management) realizzato nell’ambito del Food Systems Resilience Program (FSRP) nasce da un accordo formale tra il Governo della Sierra Leone, attraverso il Ministero dell’Agricoltura e della Sicurezza Alimentare (MAFS), ed ENGIM Internazionale, organizzazione della società civile specializzata in sviluppo umano sostenibile.
L’accordo, denominato Memorandum of Agreement (MoA), è firmato il 5 agosto 2025 dalle due parti:
- Per il Governo della Sierra Leone: Dr. Kepeh Lakoh, Project Manager FSRP-SL
- Per ENGIM Internazionale: Gerald D. Aruna, Country Director ENGIM Sierra Leone
Il MoA affida a ENGIM l’implementazione delle attività previste nei Site-Specific Integrated Landscape Management Plans (ILMPs) in tre distretti prioritari: Kambia, Port Loko e Tonkolili. L’incarico copre un periodo iniziale di 6 mesi all’interno della durata complessiva del programma FSRP (5 anni, Q4 2022 – Q3 2027), con la possibilità di ampliamento basata sulla performance.
Contesto dell’intervento
Come descritto nella sezione 1.1 del documento, la Sierra Leone è uno dei paesi più poveri al mondo, segnato da:
- forte vulnerabilità climatica;
- sistemi agricoli fragili;
- degrado del suolo e delle risorse idriche nei principali bacini;
- bassa produttività agricola;
- insicurezza alimentare crescente (oltre il 70% dei rurali dipendono dal settore agricolo).
Il FSRP – programma regionale dell’Africa Occidentale – ha l’obiettivo di rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari contrastando i rischi climatici e migliorando la gestione delle risorse naturali. La componente ILM del programma, quella assegnata a ENGIM, rappresenta un pilastro strategico di questo approccio.
Ambito di intervento ILM
L’azione ILM si concentra sulle aree più vulnerabili e strategiche per il Paese, in particolare tre bacini idrografici identificati come critici:
- Great Scarcies e Little Scarcies (Kambia District)
- Rokel River Watershed (Port Loko e Tonkolili)
Progetto
Gli interventi includono:
- gestione sostenibile del paesaggio;
- agricoltura climate-smart;
- infrastrutture rurali essenziali;
- conservazione del suolo e dell’acqua;
- agroforestazione;
- rafforzamento delle strutture e governance comunitarie.
Le attività operano direttamente nelle comunità individuate come target nei tre distretti e rispondono alle priorità nazionali del MAFS in termini di sicurezza alimentare, sviluppo rurale e adattamento climatico.
Perché l’incarico è stato affidato a ENGIM Internazionale
1️⃣ Competenza tecnica e esperienza già maturata nel Paese
ENGIM opera in Sierra Leone con continuità e ha sviluppato competenze consolidate nei campi di:
- sviluppo rurale sostenibile;
- agroecologia e agroforestazione;
- capacity building comunitario;
- progettazione e implementazione di interventi territoriali complessi.
ENGIM era già impegnato in progetti che supportano le politiche agricole nazionali e ha collaborato con il MAFS su iniziative connesse alla resilienza ambientale.
2️⃣ Mandato riconosciuto nel quadro del FSRP
Il MoA specifica che ENGIM è stato scelto come “specialized Civil Society Organization”, incaricata di promuovere sviluppo agricolo sostenibile e implementare attività tecniche del FSRP a livello territoriale.
3️⃣ Capacità di lavorare direttamente nelle comunità target
ENGIM ha una presenza locale forte (sede a Lunsar), personale tecnico sul campo e relazioni consolidate con:
- capi villaggio;
- comitati comunitari;
- gruppi agricoli;
- diocesi e istituzioni locali.
Questo rende ENGIM un partner affidabile per interventi partecipativi di gestione del territorio.
4️⃣ Ruolo operativo chiave definito dal partenariato
ENGIM è responsabile di:
- coordinare l’attuazione delle attività ILM nei distretti;
- fornire formazione tecnica;
- implementare infrastrutture leggere;
- gestire vivai, agroforestry e irrigazione;
- sviluppare capacità comunitaria e governance locale;
- monitorare e riportare i risultati.
ENGIM quindi non solo implementa, ma è parte attiva della strategia nazionale ILM.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Secondo le sezioni 1.2 e 1.2.1 del documento
- Ridurre la vulnerabilità dei sistemi agricoli ai cambiamenti climatici mediante pratiche climate-smart.
- Migliorare la gestione sostenibile dei paesaggi nei bacini idrografici prioritari (Great Scarcies, Little Scarcies, Rokel).
- Aumentare la produttività agricola attraverso innovazioni tecniche, irrigazione e migliori pratiche agronomiche.
- Proteggere le risorse naturali: suolo, acqua, biodiversità.
- Rafforzare la resilienza delle comunità rurali in termini economici, ambientali e sociali.
- Sostenere il coordinamento tra governo, distretti e ONG nella gestione integrata del territorio.
AZIONI PRINCIPALI
Annex I: Description of Technical Assistance, pp. 11–14)
1. Introduzione di tecnologie “climate-smart”
- Formazione degli agricoltori su tecniche di agricoltura sostenibile.
- Introduzione di varietà migliorate di colture resistenti alla siccità.
- Promozione di tecnologie per la prevenzione dei rischi climatici.
- Diffusione di sistemi di gestione agricola integrata.
2. Sviluppo di sistemi agroforestali
- Piantumazione di alberi autoctoni e specie a crescita rapida (eucalipto, gemilina, monkey cola).
- Intercoltivazione con colture alimentari (manioca, riso, arachidi).
- Creazione di vivai comunitari e formazione sul trapianto e manutenzione.
3. Infrastrutture rurali essenziali (da Annex I, sezione 2.2.2)
- Costruzione/riabilitazione di sistemi di irrigazione su piccola scala.
- Costruzione di bacini di sedimentazione e canali.
- Produzione di attrezzature per agricoltura e trasformazione.
- Ingegneria e infrastrutture per prevenire erosione e degrado del terreno.
4. Conservazione e gestione del suolo e dell’acqua
- Pratiche di conservazione dei suoli: mulching, rotazione, agro-ecologia.
- Protezione e ripristino di terre degradate.
- Sensibilizzazione comunitaria sull’uso sostenibile dell’acqua.
5. Rafforzamento delle strutture comunitarie
- Costituzione o riattivazione di comitati locali di gestione del territorio.
- Formazione su governance comunitaria e leadership partecipativa.
- Collaborazione con gruppi giovanili, donne e organizzazioni agricole.
6. Supporto ai sistemi economici locali
- Introduzione e formazione alle VSLA (Village Savings and Loan Associations).
- Promozione dell’imprenditoria agricola locale.
- Rafforzamento dell’accesso ai servizi finanziari rurali.
RISULTATI ATTESI
Impatto ambientale
- Miglioramento della salute dei bacini idrografici e delle risorse idriche.
- Riduzione dell’erosione e aumento della fertilità del suolo.
- Maggiore copertura arborea e biodiversità grazie ai sistemi agroforestali.
Impatto agricolo
- Crescita della produttività agricola nelle aree target.
- Introduzione su larga scala di pratiche climate-smart.
- Riduzione dei rischi climatici e delle perdite economiche per i piccoli agricoltori.
Impatto socioeconomico
- Maggiori opportunità economiche e accesso al credito tramite le VSLA.
- Rafforzamento delle competenze tecniche degli agricoltori e delle comunità.
- Consolidamento dei meccanismi comunitari di gestione del territorio.
Impatto istituzionale
- Miglior collaborazione tra distretti, governo e ONG.
- Adozione di modelli di gestione integrata sostenibili e replicabili.
- Presenza di strutture comunitarie più forte e partecipativa.