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NUOVO PROGETTO ENGIM IN LIBANO

E’ stato, di recente, approvato dalla Caritas Italiana il progetto ENGIM “Risposta di emergenza alla crisi umanitaria in Libano – Sostegno agli sfollati e alle comunità vulnerabili nella regione della Bekaa”. L’intervento si propone di raggiungere 180 famiglie – circa 900 persone -, fornendo loro parte dei prodotti essenziali per il riscaldamento nel prossimo inverno. L’associazione Arcenciel, partner dell’ENGIM in Libano, inizierà a distribuire dal mese di settembre 15 mila litri di combustibile e 150 tonnellate di legna da ardere.

Dopo la crisi del 2024, quando il Paese fu bombardato pesantemente da Israele in risposta agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, il Libano non si è più ripreso da quelle ferite. Nonostante gli ottimistici sviluppi politici, la situazione della popolazione rimane precaria. Molti sfollati non sono ancora riusciti a tornare alle loro case, che rimangono parzialmente danneggiate, pericolanti o addirittura distrutte. Con il freddo invernale, molte di queste persone non avranno più i mezzi per procurarsi prodotti per il riscaldamento, sia esso combustibile che legna.

Attiva in Libano dal 2015, l’ENGIM ha in questi anni rafforzato i servizi educativi e socio-sanitari del Paese, fornendo borse di studio a bambini in povertà e supporto pedagogico a bambini rifugiati, e potenziando centri di assistenza per anziani e malati cronici. Durante la pandemia, ha fornito dispositivi di protezione individuale e strumenti diagnostici e terapeutici alle strutture sanitarie. Da quando opera nel Paese medio orientale, l’ENGIM ha anche supportato un centinaio di piccoli agricoltori sempre nella valle della Bekaa, migliorandone i sistemi di produzione attraverso corsi di formazione e assistenza tecnica. Uno stretto rapporto è stato instaurato con le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, di cui ha rafforzato i centri educativi fornendo borse di studio a oltre 800 studenti.

 

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