fbpx A ROMA IL SEMINARIO OSCE SUI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE | ENGIM

A ROMA IL SEMINARIO OSCE SUI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE

Anche rappresentanti dell’ENGIM hanno partecipato, il mese scorso, al seminario regionale dell’OSCE sulla confisca e il riutilizzo dei beni della criminalità organizzata.

Il seminario ha visto la partecipazione di rappresentanti ed esperti di Albania, Bosnia, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia. Il seminario è stato inaugurato dal Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Prof. Giuseppe Busia, il quale ha sottolineato che “Recuperare i proventi di reato e riutilizzarli nella comunità rende meno appetibile il crimine, nega ai criminali beni che avrebbero potuto finanziare ulteriori attività illegali o essere utilizzati per acquisire potere. Il riutilizzo sociale - ha soggiunto - aiuta non solo a rafforzare la resilienza della comunità alla criminalità organizzata ma anche a creare partenariati più stretti tra la società civile e i governi nazionali”.

Al seminario di Villa Lubin hanno partecipato anche la rappresentante speciale della Presidenza OSCE per la lotta alla corruzione, Prof. Anita Ramasastry; Mariarosa Turchi, dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; Arnaldo Minuti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.Nell'ambito del programma, in collaborazione con l'Associazione Libera, i partecipanti hanno effettuato anche una visita alla Casa del Jazz di Roma, quale esempio di bene confiscato alla mafia e riutilizzato a fini sociali.

L’ENGIM è da anni impegnato sul tema dei beni confiscati alla criminalità organizzata ed è tra i promotori di importanti, ed innovative, iniziative in Albania (dove gestisce la pasticceria sociale “ke Buono”). L’ONG ritiene, infatti, che la rigenerazione ed il riutilizzo di questi beni produca benefici per le varie comunità locali e rappresenti una reale occasione di sviluppo sociale ed economico.

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