IMPRESE SOCIALI IN ALBANIA: QUALI SFIDE PER IL FUTURO?
Il mondo dell’imprenditoria sociale in Albania ha subito un’espansione notevole negli ultimi anni. Numerose start-up, organizzazioni non profit e gruppi informali hanno deciso di intraprendere la strada della sostenibilità e dell’inserimento lavorativo attraverso questa forma di iniziativa privata capace di generare reddito indipendentemente dai numerosi donatori internazionali che si affacciano nel Paese delle Aquile. Questo rapido sviluppo ha portato ad un proliferare di realtà ed esperienze molto diverse tra di loro, che faticano ad essere inquadrate all’interno del quadro normativo vigente in Albania, entrato in vigore nel 2016, che regolamenta le imprese sociali.
Al fine di raccogliere le necessità delle imprese sociali albanesi e di tracciare un quadro aggiornato della situazione nel Paese, l’ENGIM ha realizzato, nel quadro del progetto “RISE-ALB: Rafforzamento dell’Imprenditorialità Sociale in Albania”, lo studio “Charateristics and Challenges of Social Enterprises in Albania”, pubblicato nelle scorse settimane e presentato al Ministero della Protezione Sociale.
Lo studio è stato effettuato da Partners Albania, controparte locale del progetto RISE-ALB, in collaborazione con ALTIS, l’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano.
Basato su un campione di 42 enti, sia profit che non profit, lo studio ha evidenziato numerose criticità che sono state tradotte in raccomandazioni al Ministero della Protezione Sociale. Nello specifico: la creazione di un contesto legale e operativo che permetta lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale in Albania; la creazione di nuove opportunità di finanziamento atte a supportare la nascita di nuove imprese sociali e permettere lo sviluppo di quelle già esistenti; la necessità di rafforzare le competenze e le capacità delle imprese sociali in Albania
L’analisi sarà ripetuta a conclusione del progetto, nel 2022, al fine di effettuare una misurazione dell’impatto generato dal progetto sulle imprese sociali locali.
In conformità con gli obiettivi di sviluppo sostenibile concordati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nell’Agenda 2030, il progetto RISE-ALB si propone di incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti.
Particolare importanza è dedicata all’ottenimento di alti livelli di emancipazione femminile, volti a ridurre ogni forma di violenza di genere, anche attraverso la promozione di un’educazione di qualità equa ed inclusiva, ed opportunità di apprendimento senza discriminazioni.
RISE-ALB, oltre che definirsi come veicolo di impulso di politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, l’imprenditorialità e l’innovazione, intende farsi promotore di buone pratiche volte alla diminuzione delle percentuali di disoccupazione giovanile e maggiormente inclusive di soggetti svantaggiati e marginalizzati.
Il progetto, in quest’ottica, mira a sostenere lo sviluppo delle imprese sociali, identificate dalla normativa locale e dalle pratiche europee, quale strumento ideale per favorire la formazione e l’inserimento lavorativo di categorie socialmente vulnerabili.