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PRESENTATA “TUTTI FRATELLI PER L’ECOLOGIA INTEGRALE”, LA GUIDA FOCSIV PER LA COOPERAZIONE TRA I POPOLI

"Oggi il mondo ha bisogno di pace fondata sulla giustizia tra i popoli: una giustizia sociale ed ecologica. L’amore sociale della cooperazione dovrebbe guidare i passi di tutte le persone di buona volontà, degli artigiani di pace, dei politici al servizio del Bene comune". È la premessa con cui il comunicato della FOCSIV (Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana), introduce “Tutti fratelli per l'ecologia integrale”, la sua “Guida per la cooperazione tra i popoli” presentata venerdì scorso nella sede dell'agenzia stampa DIRE a Roma.

Realizzata a cura di Andrea Stocchiero, grazie al sostegno  di  Deutche Post STIFTUNG e delle Suore Ausiliatrici delle Anime del Purgatorio, la guida illustra esperienze di donne e uomini, volontarie e operatori, quotidianamente impegnate, in Italia e in tanti Paesi del mondo (Ecuador, Kenya, Messico, Senegal, Colombia, Myanmar, Brasile e Sud Sudan), in azioni concrete volte alla giustizia sociale ed ecologica e alla pace, nella convinzione che l’amore sociale e la fratellanza della cooperazione sono fondamentali per orientare e guidare i passi di tutte le persone di buona volontà, degli artigiani di pace, dei politici al servizio del Bene comune.

“L’analisi di 13 pratiche di cooperazione per l’ecologia integrale ci ha consentito di far emergere una decina di elementi qualificanti della nostra opera e di quello che dovrebbe essere un vero partenariato tra popoli - spiegano dalla FOCSIV  - dalla consapevolezza delle cause alla radice delle attuali crisi, alla proposta di processi di sviluppo alternativi fondati sulle culture ed i popoli locali; dalla necessità di impostare la cooperazione come processi, nell’incontro e in relazione con l’altro, a quella di porre al centro la voce delle donne e dei giovani; dalla centralità dell’educazione e formazione tra scuole popolari e università, al rafforzamento delle capacità e delle strutture organizzative delle comunità locali e dei movimenti popolari; dall’esigenza di far crescere ibridazioni innovative a livello sociale, ambientale, economico e tecnico, alla loro assunzione politica in scale più ampie e sostenibili”.

A questa analisi la FOCSIV affianca una serie di spunti tratti dalle encicliche, dal dialogo di Papa Francesco con i movimenti popolari ai principi dell’agro ecologia. “La Fratelli Tutti è infatti una fondazione etica della cooperazione tra i popoli, è ricca di riflessioni e indicazioni che illuminano il nostro cammino di solidarietà nel mondo, mentre il dialogo con i movimenti popolari riconosce e dà voce agli “scarti” del nostro modello di crescita economica, per una trasformazione realmente sostenibile e giusta del paradigma tecno-finanziario che sta causando crisi planetarie”.

Questa pubblicazione è un messaggio e una richiesta di dialogo, in particolare allo Stato italiano, al Parlamento e al Governo, alle sue istituzioni, ma soprattutto ai cittadini del nostro Paese, affinché si rifletta sulla cultura della cooperazione per la fratellanza umana e l’ecologia integrale. “La politica estera e di cooperazione allo sviluppo del nostro paese deve trasformarsi eticamente e operativamente, confrontandosi con le pratiche degli artigiani della pace, attori che sanno abitare le tensioni e dare voce alle speranze dei popoli del Sud”.

E naturalmente crescere anche da un punto di vista qualitativo e quantitativo. “Non è possibile impegnarsi per raggiungere lo 0,2% della spesa pubblica in armi mentre non si investe in cooperazione: lo Sato italiano è infatti ancor ben lontano dall’impegno preso ancora negli anni ’70 del secolo scorso per lo 0,7% del reddito nazionale loro per l’aiuto pubblico allo sviluppo, come chiesto dalla Campagna 070. In questo quadro il Piano Mattei per un vero partenariato tra l’Italia e l’Africa non può prescindere dai principi e dalle lezioni apprese grazie a questa analisi della cooperazione tra popoli”.

Nella guida, tra le buone pratiche condotte dall’America latina, all’Africa, all’Asia - è preso in considerazione anche “Aliados por la casa comun”, il progetto che l’ENGIM sta realizzando in due province dell’Amazzonia ecuadoriana, quella del Napo e di Sucumbios. Qui l’ONG dei Giuseppini sta lavorando per salvaguardarne il grande patrimonio umano e naturale. Attraverso il rafforzamento dell’agricoltura familiare, il sostegno all’avvio di imprese formative, l’autocostruzione di sistemi di acqua potabile e campagne di sensibilizzazione nelle scuole, il progetto “Aliados por la casa comun” mira a beneficiare in maniera diretta oltre 4500 persone. Obiettivi concreti: assicurare una vita dignitosa ai popoli nativi (Kichwa, Waorani, Siona, Secoya); promuovere un’economia sostenibile e diffondere l’adozione dell’Ecologia Integrale nella società e nelle istituzioni pubbliche.

 

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