RIPARTE “ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA”: DIFENDI CHI LAVORA LA TERRA
Il 26 e 27 settembre ed 3 e 4 ottobre scegli il riso FOCSIV – Coldiretti nelle piazze italiane
La XVIII Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Abbiamo riso per una cosa seria” a sostegno del lavoro dei contadini italiani e del resto del mondo e dell’agricoltura familiare, promossa da FOCSIV – Volontari nel Mondo, insieme a Coldiretti e Campagna Amica, torna dal 7 settembre con l’SMS Solidale e nelle piazze, parrocchie e Mercati di Campagna Amica con il tradizionale pacco di riso il 26 e 27 settembre e il 3 e 4 ottobre. L’iniziativa, anche per questa edizione, si avvale della diffusione nei Centri Missionari Diocesani della CEI.
Contadini italiani e del resto del mondo insieme ai consumatori consapevoli uniti per difendere chi lavora la terra, contro il suo abbandono, il caporalato e la schiavitù di chi sottopaga i prodotti agricoli e il lavoro nei campi. Una filiera di persone per sostenere le piccole comunità rurali, richiedere politiche adeguate, promuovere il valore dell’agricoltura familiare come risposta alle pandemie, alla crisi globale, ai cambiamenti climatici, alle migrazioni.
Persone che sono consapevoli di come l’attuale sistema economico violenta la natura, la uccide e la invade; di come la pandemia sia l’effetto più evidente di politiche e comportamenti delle aziende dell’alimentare e dei consumatori, poco attenti, insostenibili. Nella consapevolezza che si è tutti sulla stessa barca.
Dal 7 settembre al 12 ottobre con un SMS da cellulare personale o con una telefonata da rete fissa al 45589, si potrà sostenere un unico grande progetto in Italia e nel mondo.
Il ridare una nuova vita a un terreno comunale abbandonato: Sanfereorto alle porte di Lodi, grazie all’agricoltura sociale che permetterà di recuperare un orto e un frutteto sociale. È il punto di partenza dell’intervento per educare ed attivare la cittadinanza all’inclusione sociale dei più fragili e vulnerabili, con il riavvicinamento alla terra con un modello “familiare” di agricoltura che salvaguarda un bene comune, ricostituendo e rafforzando il sentimento di comunità, per una città che in questi mesi è stata profondamente colpita dall’emergenza provocata dal COVID-19.
All’intervento italiano si affiancano i 35 interventi di agricoltura familiare nel mondo che favoriranno 200.000 tra famiglie e comunità di contadini.
18 anni fa FOCSIV scelse il riso, alimento tra i più consumati al mondo, in particolare tra i più poveri, come simbolo della Campagna “Abbiamo riso per una cosa seria”. Oggi è un grande movimento che vede il 26 e 27 settembre e il 3 e 4 ottobre in 1000 piazze, parrocchie e Mercati di Campagna Amica oltre 3000 volontari offrire pacchi di riso 100% italiano della FdAI – Filiera degli Agricoltori Italiani, per una donazione minima di 5,00 Euro.
Il mondo ha fame e ha sempre più fame. Questa la conclusione principale del Rapporto sullo stato dell’insicurezza alimentare nel mondo, pubblicato il 13 luglio da SOFI -State of Food Insecurity dell’ONU, la fonte più autorevole su quanti abitanti del nostro Pianeta non hanno ogni giorno abbastanza di che mangiare.
Sono circa 690 milioni le persone che nel 2019 vivevano la fame come una drammatica realtà quotidiana, ovvero l’8,9% della popolazione mondiale, i dati delle agenzie internazionali indicano come nel 2019 si siano superati i 2 miliardi di coloro che, “[…] si trovano di fronte all’incertezza per quanto riguarda la loro capacità di ottenere cibo e sono stati costretti a scendere a compromessi sulla qualità e/o quantità del cibo consumato.” Mangiare meno del necessario e mangiare alimenti che hanno un basso apporto nutrizionale è una realtà che tocca il 25,9% della popolazione mondiale. La pandemia provocata dal COVID – 19 ha estremizzato tale situazione: il PAM – Programma Alimentare Mondiale/ World Food Programme prevede che entro dicembre di questo anno si passerà dagli attuali 135 milioni di persone che non accedono in alcun caso al cibo ai 270 milioni. Una vera e propria pandemia della fame.
“I dati sconfortanti e molto preoccupanti che arrivano dalle agenzie internazionali e le voci che ci giungono dai tanti paesi dove i nostri volontari sono rimasti per dare continuità all’impegno presso le comunità locali, nonostante il propagarsi della pandemia, ci confermano una volta di più il bisogno di cambiare rotta, di comprendere come la minaccia del Covid-19 deve essere ricondotta al concetto, non banale, del diritto al cibo. Dobbiamo comprendere che è nel riconoscere questo diritto inalienabile e universale che potremo capire, fino in fondo, le tante interrelazioni che legano la diffusione del virus alla vita delle persone di tutto il Pianeta e della sua stessa sopravvivenza. Dobbiamo farlo subito, siamo già in ritardo. L’Obiettivo 2 degli SDGs “Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile” entro il 2030 si allontana sempre di più. – ha dichiarato Gianfranco Cattai, presidente FOCSIV – 18 anni fa come FOCSIV abbiamo scelto l‘agricoltura familiare come risposta, nei nostri interventi in più di 80 paesi del mondo, a questa grave situazione, un sistema antico e della nostra tradizione in grado di garantire una distribuzione più equa delle risorse, salvaguardare i territori e migliorare la vita delle comunità. Un modello capace di coniugare diritto al cibo e dignità dell’uomo, in grado di restituire il diritto di produrre, prima di tutto, gli alimenti necessari al proprio sostentamento e poi ad avviar e un processo di economia territoriale. Tanto da farci ribadire, con la Campagna Abbiamo riso per una cosa seria, che ci poniamo come difensori di chi lavora la terra tanto in Italia che nel resto del mondo.”
In Italia l’agricoltura familiare è un sistema vincente, costruito sull’attenzione alle persone, che trova le proprie radici nella storia agricola italiana, consentendo a molti di lavorare nelle campagne, privilegiando le culture locali, salvaguardando le biodiversità ed i territori senza cedere alle grandi produzioni indifferenziate lontane dal nostro Paese.
Dallo scorso maggio il riso della Campagna, a causa dell’emergenza provocata dalla pandemia che ha impedito di organizzare i banchetti nelle piazze, si è potuto trovare sulla piattaforma di e-commerce etico www.gioosto.it con il quale FOCSIV ha stretto un’alleanza, basata sulla condivisione degli stessi valori e principi. Un sistema di commercio online, quello di Gioosto, che privilegia i prodotti di qualità di quelle aziende che pongono l’attenzione al lavoro, come strumento di restituzione della dignità alle persone, all’ambiente, come ricchezza da consegnare alle prossime generazioni, ed alle comunità locali vero capitale sociale sul quale investire.